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Ceramica

  • La preziosa ciotola in ceramica smaltata è caratterizzata dal pregiato motivo astratto e dall’accesa decorazione rosso vivo del suo interno. Il pregio decorativo di una narrazione mai ripetitiva e le diverse rese cromatiche e materiche conferiscono all’oggetto il valore di pezzo unico.

  • Preziose come piccoli tesori, le ciotole in ceramica custodiscono al loro interno sognanti narrazioni, espresse con tratto grafico e pittorico distintivo dell'artigiano ceramista.

  • La figura carismatica del gatto è proposta con giocosa e distintiva stilizzazione nella scultura in ceramica smaltata, in bianco o nero, con preziosi dettagli decorativi, plastici e a grafito, in cui è lasciata a vista la calda colorazione della terracotta.

  • La serie di piccole donne nella versione in Bianco e nero fa parte del progetto "Bixinau" nato nel 2012, un racconto tridimensionale in omaggio a tutte le donne, zie, nonne e bimbe che animavano le vie e i vicoli del paese in diverse ore del giorno per scambiarsi opinioni o ricette.

  • Gli eleganti grandi vasi sono sapientemente realizzati al tornio con forme essenziali e decorazioni pulite in bianco e nero di calibrata bellezza. Appartengono alla linea Luce e Buio che include numerosi complementi d'arredo coordinati.

Il settore

La lavorazione della ceramica nel territorio isolano è testimoniata fin dal Neolitico con caratteristiche distintive che evolvono nel periodo nuragico. Le produzioni fittili del Neolitico interpretano la forma femminile, rotondeggiante anche nelle produzioni di vasellame, rappresentazione della Dea madre. Nella ceramica nuragica la figura è asciutta e stilizzata ed esprime la forza della guerra.
 
Nei periodi che seguono, la consistente circolazione di ceramiche importate, legate alle diverse culture che interagiscono con la Sardegna, rende difficile definire quale fosse la produzione locale, produzione che acquista con certezza espressione autonoma nell’età moderna, perdurando con caratteristiche stilistiche e con procedure tecniche quasi inalterate fino a tempi recenti.
 
La lavorazione è la terracotta, che può essere ingobbiata ed invetriata. Le forme sono poche e funzionali eseguite al tornio: le brocche, marigas, i recipienti, sciveddas, i tegami, pingiadas, i fiaschi, frascus, le ciottole, discus, e alcuni tipi di bricchi e versatori.
 
Il contesto è rurale, di sussistenza agreste e pastorale. Sono oggetti che supportano le attività quotidiane, il trasporto e alla conservazione dell’acqua, la panificazione, la preparazione dei dolci e dei cibi. Eppure non sfuggono agli abbellimenti e alle caratterizzazioni espressive. Le versioni festive appartengono ai giorni solenni, alla ricorrenza, al rito, sono lustro nel corredo. Vengono elaborate dai figuli più capaci, grafite e decorate con aggiunte plastiche, con motivi vegetali e con figure di santi e altri simboli religiosi e benauguranti.
 
Queste produzioni che appartengono alla cultura materiale locale, insieme alle produzioni di altri settori artigianali come la tessitura, l’oreficeria, l’intaglio e la cestineria, custodiscono un linguaggio segreto, intimo e suggestivo.